"E=mc²" (dove "E" sta per energia, "m" per massa, e "c²" è il quadrato della velocità della luce) è probabilmente una delle formule fisiche più celebri in assoluto, anche a causa della sua straordinaria semplicità. Essa racchiude in sé un concetto rivoluzionario: massa ed energia sono due facce della stessa medaglia, e quindi non è vero -come si credeva in passato- che ciascuna di esse, presa singolarmente, "si conserva" (ovvero non è possibile crearla né distruggerla), ma si può invece convertire l'una nell'altra. La massa non è altro che energia concentrata, e visto che la costante c è enorme (a maggior ragione lo è il suo quadrato) risulta da subito evidente che se si riesce a trasformare una piccolissima quantità di materia allora si ottiene un'enorme quantità di energia.
Questo è proprio ciò che accade nelle reazioni nucleari (di fusione, come quella che avviene nelle stelle, o di fissione, come quella che avviene nelle comuni centrali atomiche), come si vedrà più approfonditamente negli articoli che verranno pubblicati nei prossimi giorni.
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